Partiamo dall’inizio: come sono fatti i nostri capelli?
I principali elementi chimici presenti nel capello sono:
carbonio 45%
ossigeno 28%
azoto 15%
idrogeno 6.5%
zolfo 5.2%
Costituiti principalmente da cheratina, una proteina ricca di zolfo contenuto nei residui amminoacidici di cisteina che danno luogo alla formazione di ponti disolfuro, per la restante parte i capelli sono fatti di acqua, lipidi, pigmenti ed oligoelementi. Un’altra proteina solida presente nel capello è la melanina, che conferisce ai capelli il colore.
La cheratina è una proteina naturale che si trova negli strati esterni dell’epidermide ed è il più importante fra gli elementi che costituiscono i capelli, i peli e le unghie, conferendo ai loro tessuti compattezza, resistenza ed elasticità.
Esistono due tipi principali di cheratina: la beta-cheratina e l’alfa-cheratina.
L’alfa-cheratina è quella prevalente nella composizione di capelli, peli e unghie. I capelli sono formati da cheratina in una percentuale compresa fra il 65% e il 96%. Il processo di cheratinizzazione dei capelli è regolato da ormoni, vitamine, fattori genetici e metabolici. Così, carenze dietetiche oppure difetti enzimatici delle vie di sintesi del colesterolo e degli acidi grassi possono provocare anomalie nel processo di cheratinizzazione, come capelli fini e altri difetti strutturali del fusto del capello.
La cheratina è la sostanza che rende impermeabile il capello, rendendolo robusto e resistente, nonostante il suo spessore non superi un decimo di millimetro. Per questo motivo per rinforzare i capelli si ricorre a trattamenti alla cheratina. Non solo la robustezza, ma anche l’elasticità del capello si deve alla cheratina. Essa fa sì che un capello sottoposto a trazione si allunghi fino a un 5% della sua lunghezza, per poi ritrarsi rapidamente una volta che la forza applicata viene sospesa. All’elasticità si accompagna la plasticità, altra proprietà fondamentale della cheratina che rende possibile la messa in piega dei capelli.
Quando si rendono ondulati i capelli lisci o si stirano i capelli ondulati non si sta facendo altro che modificare la forma delle catene cheratiniche che compongono i capelli. E siccome le catene cheratiniche possono cambiare la loro disposizione solo in presenza di acqua, è necessario bagnare i capelli prima di metterli in tensione (bigodini, spazzole, ecc.) e asciugarli. A questo punto le ciocche, e la struttura di cheratina che le compone, conserveranno la memoria della forma e del movimento prodotto.
La melanina, distribuita nei peli in forma granulare, all’interno dello strato fibroso della corteccia capillare, è il pigmento che definisce il colore dei capelli e della pelle. I melanociti sintetizzano due differenti tipi di melanina:
l’eumelanina (marrone-nera) si trova nei capelli scuri;
la feomelanina (rossastra) si trova nei capelli biondi e rossi.
La diversa combinazione di eumelanina e feomelanina determina tutta la gamma di colori dei capelli umani.
I pigmenti colorati, siano essi eumelanina o feomelanina, sono insolubili in acqua, ma solubili negli acidi forti e decolorabili con acqua ossigenata.
I capelli che diventano bianchi o grigi sono il risultato del naturale processo biologico di invecchiamento e di della progressiva riduzione di attività da parte dei melanociti. Dunque, mentre la cheratina ha il compito di rinforzare e dare corpo ai capelli, la melanina è responsabile del loro colore.
I lipidi cutanei, in particolare quelli che ritroviamo sulla cute dei capelli o cuoio capelluto, sono formati per il 75% da lipidi prodotti da ghiandole sebacee e per il restante 25% da lipidi di provenienza epidermica.
I lipidi presenti nei capelli sono in massima parte derivati da quelli del sebo. I lipidi contenuti nel sebo contengono: trigliceridi, cere, squalene e steroli, ma all’interno dei follicoli piliferi vengono contaminati da cellule cornee, acqua, digliceridi, monogliceridi e acidi grassi liberi.
Il sebo, attraverso i lipidi che lo compongono, protegge e lubrifica sia il cuoio capelluto che i capelli. Quando le ghiandole sebacee non ne producono a sufficienza si verifica un problema di asteatosi o cute secca dei capelli. All’opposto, quando viene prodotto sebo in eccesso, bisogna fare i conti con cute grassa e, sovente, capelli grassi.
Gli studi scientifici mostrano una relazione diretta fra la quantità di oligoelementi presenti nel sangue e la quantità di quelli presenti nei capelli e nella cheratina che li compone. Non solo: c’è una correlazione diretta anche fra la qualità degli oligoelementi e il colore dei capelli, in particolare:
-il ferro è più abbondante nei capelli rossi rispetto a quelli biondi e neri;
-il magnesio è predominante nei capelli neri;
-il piombo è più abbondante nei capelli castani;
-lo zinco è indispensabile per la corretta attività delle cellule germinative della matrice; quando questo elemento è carente il capello si indebolisce e rallenta il ritmo di crescita;
-il rame è indispensabile per assicurare il processo di sintesi della melanina.
In generale, la carenza di sali minerali rende il bulbo pilifero piccolo e inadatto a produrre sufficienti quantità di cheratina, con il rischio di avere capelli sottili con doppie punte.